Giuseppina Negrelli: quando “Heimat” è femminile
Non ce ne voglia chi è convinto che la soluzione sia superare il genere, quasi eliminandolo. Al di là di condividere o meno questa posizione, qui non parliamo di stereotipi, ma di sentimenti. Una parola come “patria”, anche se di genere femminile, appare nell’immediato di derivazione “paterna” e quindi maschile: “stereotipando”, fa immaginare azione, forza soprattutto fisica.
Invece quando si parla di Heimat, si parla di sentimenti, di casa, di famiglia, di comunità , di legami di cuore, quasi materni. La traduzione in lingua italiana è quasi impossibile, ma di certo non è patria, piuttosto “Matria” anche se questo vocabolo non esiste.
Di Heimat, di lotta per l’appartenenza e la libertà , di forza femminile (fisica ma non solo), si parlerà domani a Mezzano di Primiero. Per l’organizzazione della SK Primor si terrà l’annuale commemorazione di Giuseppina Negrelli, di cui la compagnia porta il nome. Sorella di Luigi (L’ingegnere tirolese di cittadinanza austriaca e di lingua romanza – come non dice Wikipedia anche se dovrebbe!), la giovanissima Giuseppina prese le armi contro gli invasori francesi.
La cerimonia avrà inizio domattina alle 10.00 con la Aufstellung; quindi la sfilata e alle 10.30 la Santa Messa. Al termine, verrà deposta una corona ai piedi della lapide che ricorda l’eroina tirolese. Seguiranno la Salva d’Onore ed il saluto delle autorità .