von mas 27.10.2019 06:50 Uhr

Siegfried Steger, un compleanno fra affetto e riconoscenza

Festeggiati ieri a Telfs in Nordtirol gli ottant’anni del Freiheitskämpfer in esilio.

Giovedì scorso, il 24 ottobre, Siegfried Steger ha compiuto ottant’anni.  Gli ultimi cinquantasei li ha passati in esilio, a Telfs.  E‘ Tirolo pure lì, certo, ma non è propriamente casa, non è propriamente Heimat. Perché la sua Heimat Siegfried Steger l’ha dovuta lasciare che era poco più di un ragazzo, a ventiquattro anni.

Visto che lui a casa sua non può tornare (e come lui nemmeno gli altri due  Puschtra Buam ancora in vita, Heinrich Oberleiter e Sepp Forer, che Heinrich Oberlechner a casa è tornato, si,  ma solo da morto), ieri „casa“ è andata da lui.

Insieme alla Familie Steger e a Meinrad Berger, Vice-Obmann del Heimatbund, una cinquantina di persone provenienti da ogni angolo del Tirolo, ha raggiunto Telfs:  da Bolzano piuttosto che dalla Ahrntal, ma anche da Caldonazzo e dalla Val di Fassa, da Arco e dalla Val di Sole, da Pergine e da Pomarolo.

Così l’ottantesimo compleanno di Siegfried Steger, Freiheitskämpfer in esilio, è stato un compleanno festeggiato degnamente. Con la Tracht, con le bandiere tirolesi, con la corona dalle cento spine (quella realizzata dall’Associazione Culturale Noi Tirolesi, che abbiamo visto sfilare a maggio dell’anno scorso per le strade di Rovereto),  simbolo di sofferenza come anche di speranza.

Un compleanno festeggiato con allegria, con amicizia e con affetto. Ma soprattutto con  riconoscenza.

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