von mas 30.09.2019 17:06 Uhr

Appena dietro l’angolo: 637° della dedizione di Trieste all’Austria

La commemorazione oggi dove sorgeva il monumento.

Francobollo commemorativo emesso dalle Poste Austriache

Anche questo è un pezzetto di storia in comune, fra Tirolo e Litorale, fra Trento e Trieste, vicine anche se non sono collegate dal „famoso ponte“…

A Trieste in Piazza della Stazione sorgeva un Monumento: deciso nel 1882 (nel cinquecentesimo della Dedizione di Trieste all’Austria) fu inaugurato nel 1889.   Vi campeggiava una „figura di donna in bronzo, rappresentante la città di Trieste. Dalle rovine dell’antica stirpe latina sorge maestosamente l’allegorica figura di Trieste con la mano stesa in atto di giubilo, con l’altra annoda tutto in un fascio le sue memorie allo scudo degli Asburgo, formando un trofeo, dal quale i lembi del vessillo Imperiale avvolgono gli omeri in segno di protezione. II monumento è d’invenzione del valente scultore Ivan Rendić che ne ha eseguito il modello, la statua venne fusa a Vienna dal Prof. Ponninger; il lavoro da scalpellino venne eseguito da Antonio Tamburini; la balaustra co’fanali è opera di Giuseppe Tuzzi su disegno dell’architetto prof. Carlo Hesky, direttore dell’i.r. Scuola industriale”.

Il monumento resistette al suo posto solo per trent’anni.  Nel 1919, immediatamente dopo l’occupazione italiana, la giunta municipale stabilisce che „siano da allontanarsi insegne e scritte che offendono i sentimenti della città e che denotano la sudditanza austriaca e che di conseguenza siano da asportarsi monumenti collocati con l’intenzione di offendere il carattere delle città, mentre siano da conservarsi quelli che hanno un significato storico oppure che riflettano una data epoca storica della città…   interpretando il vivo e giustificato desiderio della popolazione di Trieste di vedere allontanate dalle piazze della città, alfine redenta, i segni tangibili del lungo ed esecrando servaggio austriaco … quei monumenti che più petulantemente ricordano la cessata dominazione.. cui appartiene indiscutibilmente il monumento ricordante la dedizione di Trieste all’Austria„. Il monumento venne smantellato a più riprese, la statua fu infine collocata nel  magazzino metalli, per poi essere fusa durante la seconda guerra mondiale. Si salvò solo la testa.

Oggi a Trieste si ricorda tutto ciò, con una cerimonia commemorativa in piazza della Stazione (che oggi si chiama Piazza Libertà, ma tant’è!): alle ore 19.00 il Club Touristi Triestini, assieme alla Società Triestina di Cultura Maria Teresa offriranno un omaggio musicale presso il monumento all’imperatrice Elisabetta, dove appunto si ergeva il monumento alla Dedizione inaugurato il 25 marzo 1889. I discorsi commemorativi saranno tenuti a cura di  Luciano Santin, Zeno Saracino, Stefano Visintin, Paolo Deganutti e Alessandro Sgambati.

L’Orchestra a fiati di S. Giuseppe della Chiusa / Pihalni orkester Ricmanje diretta dal m.o Aljoša Tavčar allieterà la ricorrenza con marce tradizionali.

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