Al via la stagione della caccia

Comincia oggi la stagione della caccia 2019. E come ogni anno, divampano le polemiche tra associazioni dei cacciatori e animalisti.
Al Tar di Trento è infatti depositato un ricorso contro il calendario venatorio a firma di diverse sigle.
A detta dei promotori, andrebbero riviste alcune regole sull’attività dei cacciatori in Trentino, a cominciare dalle specie migratorie di volatili, per le quali l’Ispra aveva chiesto di rinviare l’apertura al 2 ottobre, termine poi modificato dalla Provincia di Trento al 15 settembre.
Altri aspetti vengono presi di mira: dall’orario per sparare agli ungulati, all’eccessiva autonomia lasciata alle squadre sulla caccia al cinghiale.
In attesa della decisione del tribunale, restano validi i tetti per le specie coinvolte: si potranno cacciare il 15% dei 27mila camosci, il 20% dei 35mila caprioli e il 30% dei 10mila cervi. Le soglie sono definite in base alle stime effettuate dagli stessi cacciatori, i quali restano comunque obbligati, una volta catturata la preda, a segnalarlo al rettore della propria riserva e agli agenti di vigilanza.






