An der Front: Seikofel

Quando, con la dichiarazione di guerra italiana, si aprirono le ostilità sul fronte meridionale, si pensava che il settore del Seikofel sarebbe rimasto secondario, rispetto ad altre zone. Le nostre truppe occuparono la montagna solo dopo che, per settimane, l’esercito italiano non dette segni di voler avanzare per occupare la fascia davanti alle nostre linee difensive.
Ma solo qualche mese dopo, fra agosto e settembre 1915, questa zona fu teatro di violentissimi, sanguinosi, quanto inutili attacchi italiani; di fatto, fu il settore più combattuto nella conca del Comelico. Le nostre posizioni, difese da forze molto minori per numero ma asserragliate in postazioni imprendibili, resistettero a tutti gli assalti. Le perdite italiane furono numerosissime, per l’effettivo svantaggio dal punto di vista della morfologia del terreno, ma spesso anche a causa di errate strategie e di disorganizzazione.
Alla fase di attacco, fece seguito poi un lungo periodo di guerra di posizione. Le condizioni, soprattutto durante l’inverno del 1916, furono veramente impossibili.
All’inizio qui erano presenti i soli Standschützen locali, poi vi giunse, oltre ai reparti „regolari“, anche il Battaillon Innsbruck II. Le posizioni restarono salde, fino all’abbandono del fronte da parte delle truppe italiane nell’ottobre del 1917.
Percorso: Dal Kreuzbergpass / Passo di Monte Croce Comelico (a 1627 metri di quota), si segue il segnavia 15 in direzione dell’alpe di Nemes. Dopo circa 2 chilometri, si prende a sinistra seguendo il segnavia 131 per il Seikofel (a quota 1908 metri), dove si trova la croce di An der Front. Rientro per lo stesso tracciato.
Dati tecnici: Percorso di media difficoltà . Calcolare 3 ore per percorrere i 8 km del tragitto, con un dislivello positivo di circa 280 metri.






