Donna tesina: un libro sull’identità

Everton Altmayer.
La storia e l’identità di una comunità si legano agli usi e costumi, così come alla parlata e al costume popolare, quest’ultimo una particolarità importantissima delle tradizioni locali che identifica la comunità stessa.
Essendo la valle del Tesino un luogo unico del Tirolo storico, situato all’angolo più orientale della provincia di Trento, il lavoro di ricerca di Graziella Menato Podestà che diventò il libro Donna Tesina (LITODELTA/Scurelle, 2017) ha un’importanza singolare a causa della ricchezza di dati sull’abbigliamento tradizionale della donna tesina, uno dei più antichi del territorio alpino.
Una raccolta di documenti di diverse epoche, dipinti, foto e memorie sull’abbigliamento adottato fin dal lontano ‘600 e che si è mantenuto nella quotiadinità tesina per ben tre secoli, una particolarità “interrotta” nei primi deceni del ‘900 a causa della Prima Guerra Mondiale che ha colpito il territorio tirolese senza risparmiare nulla.
Dalla necessità di dismettere i secolari costumi per adottare vestiti più semplici e meno vistosi nel ‘900, la ricerca ci presenta anche la “rinascita” del costume tesino che diventò un abito di festa, parte dele più autentiche rappresentazioni del folklore locale, presente nei Gruppi Folkloristici di Castello e di Pieve, nella Schützenkompanie Tesino 3 Santi/Heiligen e nella Banda Folkloristica di Castello.
E va ricordato che il costume tesino si fa presente anche in Brasile, usato dai Gruppi Folkloristici di Nova Trento, Rodeio e Forquilhinha, città dove è notevole la presenza di discendenti di emigrati tirolesi.






