von mas 06.09.2018 19:56 Uhr

Per non dimenticare: il campo di concentramento „Campo Isarco“

Sabato 8 settembre sarà scoperta una targa commemorativa, in memoria del campo di concentramento fascista „Campo Isarco“.

E‘ una pagina di storia (volutamente?) dimenticata, quella del campo di concentramento Campo Isarco. Qui, dall’inizio del 1941 al settembre del 1943 furono detenuti, in maniera per lo più transitoria, tantissimi prigionieri di guerra e oppositori del regime.

Fin dalle prime settimane dopo la sua realizzazione, vi furono concentrati circa 3000 internati provenienti dai Balcani: all’inizio della primavera questi „disperati di Jugoslavia“ furono portati alla stazione e quindi, su più treni, deportati verso una destinazione sconosciuta. Ai prigionieri balcanici fecero seguito oltre 2500 prigionieri di guerra britannici, irlandesi, neozelandesi, australiani, indiani, canadesi e successivamente sovietici. Sia i prigionieri di guerra che i civili provenienti dai Balcani furono „utilizzati“ per realizzare il tunnel del Virgolo.

La storia del campo di concentramento e quelle di tanti prigionieri rivivono ora nella ricerca di Günther Rauch, raccolta nel volume edito a cura del Südtiroler Heimatbund, che verrà presentato in occasione della cerimonia di sabato, organizzata appunto dall’Heimatbund, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Karneid, l‘Heimatpflegeverein, le Schützenkompanien di Karneid, Steinegg e Gummer.

Sarà presente anche Alessandra Kersevan: ex insegnante ed oggi paziente ricercatrice di storia e cultura della sua regione, il Friuli, da anni lavora al recupero della memoria storica in merito agli avvenimenti del confine orientale ed è nota soprattutto per i suoi studi sui crimini di guerra italiani nel teatro bellico Jugoslavo, nonché sui temi relativi alle foibe e all’esodo giuliano-dalmata.

L’inizio è previsto alle ore 16.50 con la sfilata delle delegazioni, accompagnate dalla MK Karneid, da Piazza Kräutner al luogo della cerimonia presso l’Ex Birrificio di Blumau; seguiranno poi i discorsi ufficiali e gli interventi di contestualizzazione storica, lo scoprimento e la benedizione della lapide commemorativa, la deposizione di una corona e la conclusione con il Tiroler Landeshymne.

Sarà inoltre possibile visitare un‘interessante mostra fotografica storica ed assistere alla conferenza di Karl Staxer (che si definisce storico per passione) che presenterà un libro di testo di storia ed educazione civica risalente al 1914.

Al termine è previsto un piccolo rinfresco a cura della SK Karneid, mentre ai Freiwillige Feuerwehr è affidato il servizio d’ordine e di assistenza per il parcheggio.

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