Briciole di Memoria 72: Cesare Battisti – un cappio tricolore?

E‘ evidente come, da parte italiana, „dietro le quinte“ ci si aspettava la cattura e la condanna di Battisti e, in attesa del momento buono, ci si era ben preparati a glorificare il „martire“ finalmente arrivato, tutto irredento, il simbolo per spronare i soldati alla battaglia, l’eroe da mettere su un piedistallo per i trentini irredenti, il cui culto sarebbe in seguito stato imposto a tutti i tirolesi di lingua italiana!
Strane coincidenze… che collegate agli avvenimenti riguardanti la cattura di Battisti, inducono a pensare a un’operazione martirio gestita dalla propaganda bellica con i criteri più cinici. E‘ sufficiente rifletter sui due battaglioni di fanteria che dovevano arrivare a rinforzo e che stranamente si persero nella notte, per pensare che, pur di consegnare Battisti ai reparti austriaci, qualcuno abbia ritenuto spendibile l’annientamento dell’intero battaglione alpini Vicenza. Fu proprio il fuoco di sbarramento dell’artiglieria italiana ad impedirne il ripiegamento, quasi che tutta quella povera gente avesse avuto già un destino segnato.
Battisti doveva per forza scomparire dalla scena, o cadendo in combattimento nel migliore dei casi, oppure… catturato, con il logico epilogo che spettava a tutti quelli come lui, il patibolo! Ecco il motivo che porta a capire perché „la macchina della propaganda italiana era evidentemente già ben oliata“.
Troppi e troppo collegati tra essi sono gli indizi. Cesare Battisti quello che poteva dare l’aveva dato…. oltre poteva solo essere pericoloso per qualcuno! E probabilmente proprio per questo, nella testa degli interessati si stava radicalizzando l’idea che sarebbe stato più utile abbandonarlo al suo destino, quel destino „costruito“ a cui da tempo si stava pensando per eliminare un pericoloso intralcio che avrebbe potuto mascherare intrallazzi e mastodontiche figuracce!
Per cui viene spontaneo chiedersi se l’esecuzione di Battisti da parte austriaca fu solo l’ingenuo completamento di una furba operazione, architettata da altri, per eliminare l’uomo. Se così fosse davvero stato, quel cappio che troncò la vita di Battisti, non portava solamente i colori della bandiera asburgica, ma anche quelli del vessillo italiano!






