von mas 13.02.2017 06:30 Uhr

Catalunya: a processo per il referendum sull’indipendenza

L’ex governatore Artur Mas, processato per disobbedienza, rischia dieci anni di interdizione dai pubblici uffici. Con lui sul banco degli imputati, la vicepresidente Ortega e la responsabile dell’istruzione, Rigau.

La manifestazione a Barcelona

E’ iniziato da poco il procedimento penale contro l’ex governatore della Catalunya Artur Mas, a processo per il referendum indipendentista del 9 novembre del 2014. L’accusa è quella di aver disobbedito al Tribunale Supremo spagnolo che, quattro giorni prima del referendum, lo dichiarò illegale. Al referendum, organizzato come una consultazione autogestita dai movimenti per l’indipendenza della Catalunya, parteciparono oltre due milioni di elettori, l’ottanta per cento dei quali votarono a favore della secessione dalla Spagna.

Mas ha rivendicato la responsabilità del referendum, obiettando però che “non c’era la volontà di delinquere né tanto meno di disobbedire”.  Se verrà condannato, ricorrerà presso la Corte europea per i diritti dell’uomo, ha affermato Mas, che ha concluso dichiarando che in realtà

Sotto processo non c’è l’indipendenza ma la democrazia. E’ la prima volta che un governo democratico viene giudicato in un tribunale per aver fatto votare il popolo”.

All’esterno del palazzo della Corte si sono concentrate migliaia di persone che, sventolando bandiere catalane, hanno espresso il loro sostegno all’ex presidente sotto accusa. Le forze indipendentiste, che oggi hanno la maggioranza dei seggi nel Parlamento catalano, hanno promesso che entro settembre di quest’anno convocheranno un nuovo referendum sull’autodeterminazione,  anche senza il consenso di Madrid. E che, nel caso di vittoria, si impegneranno a portare a termine il processo di secessione dalla Spagna.

Nel video, la manifestazione di Barcelona a sostegno di Mas, Ortega e Rigau.

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