von mas 01.09.2017 06:35 Uhr

A proposito di Sudtirolo…

La divulgazione di una cartina scolastica lanciata dal partito Süd-Tiroler Freiheit assieme al nuovo Diario tirolese (Tiroler Merkheft) ha provocato diverse reazioni, ma questa volta ci sono anche tirolesi di lingua italiana insoddisfatti.

A cura del Prof. Everton Altmayer.

L’ottava edizione del Tiroler Merkheft, il diario tirolese (che verrà  distribuito a circa 2 mila studenti),   nella cartina allegata riporta la provincia di Bolzano unita al Nordtirolo e alla repubblica austriaca. L’area marcata,  con il Nordtirolo, la provincia di Bolzano, la Val di Fassa e Ampezzo,  viene indicata come “Tirolo”, mentre parte della provincia di Trento viene indicata come Welsch-Tirol e non viene marcata per evidenziare come si trovi unita al territorio tirolese.

Non ho intenzione di criticare né il partito, tanto meno il Diario Tirolese con il quale ho collaborato con un testo sull’immigrazione tirolese in Brasile. Credo che ci siano dei validi motivi se la cartina è stata  elaborata così,  e chi ha occhi per vedere veda. Ma dai punti vista storico, geografico e soprattutto linguistico e partendo da un’analisi non ci sono dubbi: nel presentare il Tirolo la cartina fa – purtroppo! – tanta confusione.

Per capire perché  si tratta di uno sbaglio, bisogna chiedersi cos’è il Sudtirolo. Partendo da un’interpretazione obbiettiva e intellettualmente onesta,  il Sudtirolo è  “la parte meridionale del Tirolo”.  E’  sud perché  non é nord. E se esiste un Sudtirolo (o Tirolo del Sud), esiste anche un Nordtirolo (o Tirolo del Nord) e ciò presuppone l’esistenza di UN Tirolo.

Parliamo di Tirolo quindi. Perché si tratta del territorio così chiamato nei vari secoli della sua storia. Tirolo perché non é  Veneto né Lombardia. Perché non é Carinzia né Baviera. E’ Tirolo perché, nel bene e nel male,  continua ad esserlo. Indipendentemente dalle opinioni politiche (tante volte piene di questioni bizantine), dalla divisione causata dalla Prima Guerra Mondiale e dal fatto che la porzione meridionale venne ribattezzata nel 1923 con altri nomi mai usati dalla popolazione locale.

E’ vero che una metodica cancellazione culturale promossa dal regime fascista (in certi circoli mai finita) ha reso la storia tirolese sempre più “sconosciuta” alle nuove generazioni, ma questi fatti non sono sufficienti per impedire il buon senso di nominare un territorio con il nome che sempre lo ha definito, anche se questo territorio si trova oggi, allo stesso tempo, sia in Austria che in Italia. La denominazione Tirolo storico (historisches Tirol) é perciò giusta, valida e assolutamente onesta.

L’argomento va trattato in maniera approfondita, più di quanto sia possibile fare con un semplice articolo qui su UnserTirol24. Ho pertanto preparato un dossier, che credo sia veramente completo ed esaustivo: i lettori lo possono trovare qui allegato, completo di dati, fonti, notizie, immagini.  E’ un dossier scaricabile, si può salvare, stampare, leggere, divulgare:  anzi, si deve divulgare.  Perché può’ dissipare tanti dubbi e dare tante risposte.

Dossier:  A proposito di Sudtirolo 

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