von mas 07.06.2017 06:28 Uhr

Il Sudtirolo parte per lo spazio

A fine mese sarà lanciato nello spazio il primo satellite sudtirolese, battezzato “Max Valier Sat”. 

Sotto la guida di esperti internazionali in navigazione spaziale, gli studenti e insegnanti dell’Istituto tecnologico in lingua tedesca Max Valier di Bolzano hanno costruito il primo satellite sudtirolese, battezzato Max Valier Sat, che a fine mese sarà lanciato nello spazio.

Nel corso di questo progetto,  avviato nel 2008,  sono state sfruttate al meglio tutte le competenze a disposizione dell’istituto: l’impianto elettronico è stato affidato alle classi dell’indirizzo elettronica, la struttura meccanica è stata realizzata dalle classi di meccanica,  il gruppo di lavoro che si è occupato dell’automazione ha sviluppato i metodi per l’analisi dei sensori e per determinare l’orientamento in orbita.

L’azienda aerospaziale OHB di Brema e l’Istituto Max Planck di fisica extraterrestre di Garching in Germania hanno svolto il ruolo di partner sotto la guida del prof. Manfred Fuchs, originario del Sudtirolo e scomparso nel 2014. OHB si è assunta anche il compito della spedizione del satellite nello spazio.

Il satellite, con nominativo di chiamata II3MV, trasmetterà sulle frequenze radioamatoriali 145,860 MHz e 145,960 MHz. Sarà lanciato in orbita dall’India sat2con il razzo PSLV-C38 a un’altezza di 509 chilometri e ruoterà intorno alla terra in 95 minuti. A bordo ci sarà un telescopio a raggi X, i cui dati saranno inviati alla Terra con l’aiuto di un trasmettitore radioamatoriale e potranno essere ricevuti e decriptati dai radioamatori. Negli istituti tecnologici di Bolzano e di Merano saranno messe a disposizione due stazioni radioamatoriali.

Nella conferenza stampa di presentazione si è messo in evidenza il  grande impegno di docenti e studenti per la riuscita del progetto: “Hanno dimostrato di avere non solo le necessarie abilità e capacità, ma anche quello spirito di squadra necessario per realizzare progetti di questa portata.”

Il progetto è stato finanziato da Intendenza scolastica di lingua tedesca, Regione, Fondazione Cassa di Risparmio, Camera di commercio, Confartigianato Imprese, e da aziende e partner privati.

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