von mas 11.04.2017 06:13 Uhr

Musei del Tirolo: il Museo etnografico “Regole d’Ampezzo”

Dietro ad un paesaggio di boschi e pascoli,  ci sono scelte secolari: la gestione del territorio, la tradizione, la cultura.

In molte comunità mitteleuropee sopravvivono delle proprietà collettive: vicinie, regole, partecipanze, consorterie sono alcuni dei nomi che le contraddistinguono. A Cortina ci sono le Regole d’Ampezzo: qui boschi e pascoli sono da secoli proprietà collettiva della comunità originaria. La proprietà e l’uso collettivo delle risorse forestali e pascolive rappresentò per lunghi secoli la fonte essenziale dei mezzi di sopravvivenza per la popolazione ampezzana, regolamentò il rapporto fra l’uomo e l’ambiente, permise un uso sostenibile del territorio naturale della valle.  Questo ordinamento dalle origini antiche, stabilisce diritti collettivi di godere e di gestire il territorio. Le terre non possono essere vendute, né sono soggette a mutamenti di destinazione: è un patrimonio naturale, culturale ed economico. Un patrimonio in comproprietà, da trasmettere ai figli dove uso conservativo e etnograficoroggiaproduttivo coincidono.

Fa parte del patrimonio delle Regole d’Ampezzo anche il Museo Etnografico, che trova sede in un’antica segheria. Il percorso museale è incentrato sulle Regole d’Ampezzo, quale secolare proprietà collettiva della valle, e si sviluppa nei due piani superiori dell’edificio. Al primo piano viene presentata l’istituzione collettiva delle Regole d’Ampezzo; al secondo piano è rappresentato il territorio regoliero e la gestione collettiva di boschi e pascoli.  Nel piano seminterrato è possibile allestire delle piccole esposizioni tematiche;  sono inoltre visibili le pregevoli collezioni di artigianato artistico – ebanisteria, filigrana d’argento, ferro battuto – e i costumi tradizionali.

L’esposizione ha lo scopo di raccontare come dietro ad un paesaggio di boschi e pascoli,  vi siano scelte seetnografico 4colari, che le generazioni passate hanno compiuto; come la proprietà collettiva abbia costituito in passato la fonte essenziale dei mezzi di sopravvivenza della comunità ampezzana;  come l’istituzione, tuttora riconosciuta, sia oggi ancora valida e operante.  Attraverso un’esposizione selettiva di oggetti e di immagini il museo documenta alcuni aspetti importanti della cultura della comunità ampezzana: il patrimonio di tradizione, le modalità di gestione dei boschi e dei pascoli, il secolare rapporto tra uomini e territorio.

Il Museo è aperto al pomeriggio, da dicembre a Pasqua; in altri periodi è visitabile previo accordo. Qui  il link al sito del Museo, dove trovare i contatti e tutte le informazioni.

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