von mas 04.03.2017 07:02 Uhr

Trento: la rinascita di Via del Brennero

“IL PUNTO DI VISTA” di Alessandro Navarini:   Via del Brennero come perno del commercio e della ristorazione fast food a Trento?  

Negli ultimi mesi più che mai, il tema del futuro della città di Trento è diventato sempre più di attualità. Se ne parla ormai quasi tutti i giorni sui quotidiani e telegiornali locali. Sono tanti i progetti che rischiano di rimanere su carta, ma sono anche tanti quelli che lentamente si stanno concretizzando e stanno prendendo forma, spesso in modo silenzioso e senza un’adeguata pubblicità.
Un caso lampante è quello di Via del Brennero.

Via del Brennero è una strada importantissima per la parte Nord della città di Trento, sia dal punto di vista della viabilità che da quello del numero di attività commerciali che vi si affacciano. Connette idealmente il Castello del Buonconsiglio con Lavis, in una linea quasi retta lunga circa nove chilometri (cambiando nome in Via Manzoni, Via Bolzano e ancora in Via Alto Adige).

Seppur in modo silenzioso, Via del Brennero è stata protagonista nel passato recente degli ultimi anni di una vera e propria rivoluzione urbanistica che l’ha mutata profondamente. In passato quella strada era spesso associata a degrado ed abbandono; fino a qualche anno fa i negozi, complice la crisi, hanno chiuso inesorabilmente uno dietro l’altro. Oggi sta lentamente rinascendo, dedicandosi ancora una volta alla sua vocazione originaria, quella del commercio, seppur accompagnata da una nuova, quella della ristorazione fast food.

Quali sono stati i principali nuovi arrivi nella zona? Vediamoli anno per anno… Probabilmente si può affermare che tutto sia cominciato con l’arrivo del colosso Mediaworld, nel 2007, anche se in seguito vi sono stati alcuni anni senza ulteriori sviluppi, complice la crisi. I primi segnali di ripresa del 2013 si sono fatti vedere con l’apertura di Roadhouse, catena del fast food che ha scelto Trento per sbarcare in regione. Nel 2014 il Gruppo Poli ha costruito ed inaugurato l’Iper Poli, punto vendita caratterizzato dall’offerta di prodotti di qualità a prezzi competitivi. Nel 2015 è stato seguito a ruota da Md Discount, catena dell’imprenditore bolzanino Podini, e da Burger King, nell’intento probabilmente di anticipare l’apertura del nuovo McDonald’s, avvenuta nel 2016 assieme a quella di Scarpe & Scarpe.

Per far rinascere questa zona il Comune si era prodigato prima affinché le serrande non chiudessero indisturbate, poi mettendosi in contatto con catene internazionali che avessero le disponibilità per aprire nuovi punti vendita nella zona. Vi erano tante aree abbandonate, e tante ce ne sono ancora, ad esempio quella adiacente al Mediaworld oppure l’area ex Frizzera e l’ex Scalo Filzi, senza dimenticare l’ex Atesina. Queste zone, in cui il Piano Regolatore concede di costruire ingenti volumetrie, fanno gola a tanti, fatto salva la paura che diventino come il quartiere delle Albere, vivo di giorno grazie al Muse ma deserto la notte visti i pochi residenti. Anche su questo tema il Comune ha pensato ad una soluzione, cioè di trasformare l’area ex Atesina in una zona a servizio della comunità, magari con un parco, una scuola, ed altro ancora; questa potrebbe rivelarsi di sicuro una prevenzione contro lo spopolamento del quartiere.

Concludendo, c’è il posto, ci sono le idee e c’è anche chi le vuole realizzare; cos’è allora a frenare la partenza dei lavori di recupero? Difficile da dirsi, ma certo è che Via del Brennero ha già subito un profondo mutamento, e che con pochi sforzi potrebbe diventare un nuovo polo attrattivo per la città di Trento.

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