von hst 24.09.2016 17:59 Uhr

Un insulto ai nostri caduti

Bild: Youtube Screenshot /T Shirt Torino

Per coprire almeno in parte l’odore troppo nazionalistico dell’adunata in programma per il maggio del 2018, i responsabili dell’ANA hanno dichiarato di voler commemorare in quell’occasione tutti i morti della Grande guerra finita 100 anni prima, anche quelli „che sono caduti da italiani con la divisa sbagliata“. Questo è un inaudito insulto ed un vilipendio ai circa 12.000 Tirolesi di lingua italiana che sono morti come soldati dell’impero austro-ungarico, molti di loro come volontari combattendo, contro l’aggressione italiana.

Il presunto ricordo cristiano di tutti i caduti diventa addirittura blasfemico, se in questa occasione, come purtroppo c’è da aspettarsi, venisse recitata la cosiddetta „preghiera dell’Alpino, molto discussa anche in Italia. Questa „preghiera“ è stata scritta nel 1935 da Gennaro Sora, ufficiale degli Alpini, che in Abissinia ha perpetrato crimini orrendi, uccidendo in modo crudele migliaia di civili inermi, donne, bambini, vecchi ed infermi. Questo Gennaro Sora aveva introdotto nella sua „preghiera“ ovviamente anche un pensiero al Re ed al Duce. Questi due personaggi furono tolti dalla preghiera soltanto nel 1949. Nel 1984 la preghiera dell’Alpino divenne ufficiale, ma in due versioni.

Nella versione „militare“, riservata alle cerimonie con la sola presenza di Alpini, si invoca ancora la benedizione delle armi („Rendi forti le nostre armi …“), mentre nella versione „pubblica“ si omettono le armi e si prega soltanto „rendici forti …). Non tutti gli Alpini sono contenti di questa versione addolcita, tanto che è già successo che abbiano lasciato la chiesa per protesta.

Anche se nella cerimonia di commemorazione a Trento si volesse recitare la versione addolcita, rimane il fatto che si tratta sempre di un testo redatto da un criminale di guerra responsabile della morte di tante persone. Se questo è lo spirito cristiano ….


Lesen Sie hier den Artikel in deutscher Sprache: Eine Beleidigung für unsere Gefallenen

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite