von mas 04.12.2017 06:17 Uhr

Doppia cittadinanza: chi ne ha diritto?

Nell’articolo di Hartmuth Staffler un dettaglio importante per TUTTI i Sudtirolesi… dal Brennero a Borghetto e non solo!

Continua il dibattito sulla Doppia Cittadinanza, con ogni giorno nuovi interventi e prese di posizione, sia a favore che contro. L’ex governatore sudtirolese Luis Durnwalder dichiara che “sarà il primo a richiederla” ed il presidente austriaco Van der Bellen conferma che “non ci vede nulla di male, anzi, se ne può parlare”, lanciando così un preciso segnale ai partiti impegnati nei colloqui programmatici per il nuovo governo.

Per contro, il senatore Francesco Palermo (eletto quale indipendente per PD, PATT ed SVP e in procinto di ricandidare) in una lunga intervista apparsa venerdì su Il Salto, vede la doppia cittadinanza “come un elefante in un negozio di cristalleria”. Interessante il titolo dato da Il Salto all’articolo in questione: “E perché non ai Trentini?”

Ancor prima che venga posta, a questa domanda ha già risposto Hartmuth Staffler: il suo intervento (qui il link all’articolo ) pubblicato giovedì scorso nella sezione Debatte di UnserTirol24, smonta in primis alcune supposizioni giuridiche apparse sulla stampa nei giorni precedenti. Quindi, fa un’importante precisazione.

I Sudtirolesi non hanno diritto alla cittadinanza austriaca perché, come tanti altri, furono sudditi dell’Imperatore, ma perché, a differenza di quei “tanti altri”, dopo la Prima Guerra Mondiale divennero cittadini della Repubblica Austriaca. E tali restarono, almeno fino alla sottoscrizione del trattato di Saint-Germain nel settembre 1919 oppure, secondo un’altra interpretazione, addirittura fino al 10 ottobre 1920, quando la parte meridionale del Tirolo, fino ad allora militarmente occupata dall’Italia, fu annessa con una risoluzione del Parlamento italiano. Solo dopo questa data i sudtirolesi ottennero la cittadinanza italiana.

Tanto per aggiungere alcuni dettagli, nella legge sull’ordinamento statale austriaco, è chiaramente specificato che la Repubblica non può essere considerata quale “successore legale” del dissolto Impero austriaco. Quindi, come argomenta Staffler, la cittadinanza austriaca non spetterebbe a tutti i discendenti dei sudditi imperiali. Ma la Repubblica Austriaca fu proclamata il 12 novembre 1918, il giorno successivo alla rinuncia al trono da parte dell’Imperatore Carlo, e comprendeva anche i territori occupati dal Regio Esercito e passati all’Italia solo dopo il settembre 1919 (oppure ottobre 1920): le odierne province autonome di Bolzano e Trento, inclusi due comuni nell’odierna provincia di Brescia, due comuni nell’odierna provincia di Vicenza e tre comuni nell’odierna provincia di Belluno.

Il diritto alla doppia cittadinanza spetta quindi ai Sudtirolesi, conclude Staffler, specificando che:

Con il termine “Sudtirolesi” si intendono naturalmente tutte le persone che allora risiedevano nel Tirolo meridionale, indipendentemente dalla loro lingua, dalla religione e dal colore della pelle.

Tirolo meridionale, appunto. Dal Brennero a Borghetto, con Magasa e Valvestino, Pedemonte e Casotto, Ampezo, Fodom e Col.

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