von mas 02.06.2017 06:11 Uhr

I lettori ci scrivono: “Sull’Adunata il sindaco Andreatta si sbaglia di grosso”

Lukas Antoniolli risponde alle affermazioni del Sindaco di Trento: “Una sfilata senza inni e senza bandiere”.

Volevo rispondere al Sindaco di Trento Andreatta che sul giornale Adige scrive “Le voci per la protesta dell’adunata non sono solo isolate, ma sempre più flebili e inascoltate”.

Egregio Sindaco, si sbaglia di grosso perché noi veri Trentini Tirolesi, appartenenti a questa Terra da sempre, continueremo a batterci perché questa adunata si trasformi in una commemorazione e non in una festa con tricolori sventolanti in tutta la città per ribadire che l’Italia ha vinto contro il Tirolo.

Ricordo a tutti che è stato il Regno d’Italia a dichiarare guerra all’Impero e non il contrario.
Ricordo a tutti che sono stati gli Alpini a sparare contro i nostri nonni, bisnonni, trisnonni e vari avi.
Ed inoltre ricordo a tutti che i volontari che sono andati a combattere contro i propri conterranei erano 200 e mentre i volontari che hanno combattuto con la loro Patria Tirolese sono stati più di 12.000. La notate la differenza?

Gli Alpini sono truppe da montagna dell’Esercito Italiano e rappresentano una branca dell’arma di fanteria specializzata nella guerra sui terreni montani. Mentre gli Schützen erano una milizia volontaria adibita alla difesa del territorio, operante nel Tirolo storico dal 1511 al 1918. E dove esattamente sono nati questi volontari in difesa del territorio? Proprio a Trento con il Landlibell e con l’incoronazione dell’Imperatore Maximilian I in Duomo.

Non chiediamo che non si faccia questa adunata: è la data che deve essere cambiata per non infierire una seconda volta sui sentimenti della popolazione trentina tirolese. In questa data, nel 2018, ci si deve solo incontrare, parlare, fare dibattiti e ricostruire la vera storia del nostro territorio. Anche con una sfilata, ma per ribadire la pace e la fratellanza dei popoli: senza inni, senza bandiere. Solo con l’intendo di ricordare tutti i morti da ambe parti e ricordare che quella guerra è stata fatta solo per conquista e non per liberare un popolo che al 90% voleva rimanere con il Tirolo e che al Regno d’Italia non era interessato! – Lukas Antoniolli –

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

  1. fabrizio
    05.06.2017

    Trovo le parole di Andreatta irrispettose nei confronti di chi non vuole rinnegare la propria storia. E’ forse giusto o ragionevole rinnegare la propria storia?

  2. massimopasqualini
    05.06.2017

    Senza troppe perifrasi questa purtroppo è la realtà del nostro popolo Sud Tirolese .Una parte sono persone colte che conoscono la propria storia e la difendono sempre con orgoglio e questa parte la vedo crescere di giorno in giorno, l’altra è composta da persone o che ignorano il proprio passato o peggio che ancor oggi sono pronti a tradire la nostra Heimat sputando sulla nostra storia permeata dalla democrazia dal lontano 1259 (Mainardo II dieta di Meran) , dalla cultura dal 1774 (scuola obbligatoria e gratuita con Maria Teresa d’Austria) ecc. ecc..Sempre pronti a offendere ed insultare i nostri nonni e zii che con il loro sangue hanno difeso la terra Tirolese dall’esercito nemico invasore italiano restando aggrappati alle rocce delle nostre cime sino alla morte .

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite