von mas 19.06.2025 11:00 Uhr

Dreier Landtag, un consorzio idroelettrico comune

La mozione è stata proposta da Walter Kaswalder (PATT) ed è stata approvata a maggioranza nella versione emendata.

La diga di Bissina (Foto PAT / Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia)

La  mozione, emendata, proposta da Walter Kaswalder (Patt) e sottoscritta trasversalmente da Luca Guglielmi (Fassa), Claudio Cia (Gruppo misto), Mirko Bisesti (Lega), Maria Bosin (Patt), Roberto Failoni (Lega), Mario Tonina (Patt), Eleonora Angeli (Noi Trentino), Antonella Brunet (Noi Trentino), Daniele Biada (Fratelli d’Italia), Vanessa Masè (La Civica), Filippo Degasperi (Onda), Francesco Valduga (Campobase), Andrea de Bertolini (Pd), Lucia Coppola (Avs), Paola Demagri (Casa Autonomia) chiede alle assemblee legislative di attivarsi presso le proprie aziende elettriche locali Hydro Dolomiti Energia, Alperia e Tiwag per confrontarsi sul tema idroelettrico tramite un nuovo organismo collaborativo per sfruttare sinergie.

Madeleine Rohrer (Grüne Fraktion – Gruppo verde – Grupa vërda) ha parlato di sostenibilità, possibile solo con la cooperazione. La scorsa estate, con il gran caldo, ha sottolineato si sono visti i conflitti con le regioni confinanti che dipendono dalla nostra risorsa idrica. Il cambiamento climatico è una grande sfida in questo senso per la popolazione. Bene attivarsi con un’energia possibilmente verde, ha concluso.

Appoggio alle intenzioni della mozione è stato espresso da Martin Mayerl (Vp Tirol) che ha indicato un iniziale problema dal tipo giuridico superato con l’emendamento. Nell’Euregio la fonte idrica ha un ruolo importantissimo, ha aggiunto, tramite le imprese idroelettriche ci garantisce un approvvigionamento conveniente per popolazione e imprese. La richiesta di energia elettrica sarà sempre maggiore anche per l’avvento dell’IA e degli investimenti sempre più richiesti per i centri dati.

Andrea de Bertolini (Pd) ha trattato del diritto all’acqua incluso nei diritti umani. La mozione è importante perché consente di declinare l’autodeterminazione come fattore di libertà collettiva, per proporre un modello autenticamente esemplare per l’Europa e per il globo intero.

Peter Brunner (Svp) ha ricordato che già oggi ci sono forme di collaborazione tra le tre imprese. Il potenziale enorme è dato dal trasferimento di sapere, ha aggiunto. Ci sono requisiti nazionali nei vari settori, ha ricordato, ma nonostante ciò si è detto favorevole a uno scambio coordinato anche su una adeguata piattaforma.

Markus Sint (Liste Fritz) ha descritto il tema come fondamentale: la proposta iniziale non era di fondare un consorzio idroelettrico, ma uno studio di fattibilità. Sarebbe stato interessante poterlo svolgere e leggere l’esito, ora non è più possibile perché la mozione è stata un po’ annacquata, era ottima già la prima proposta e ora quello che rimane è proprio poco, ha detto. Forse non serve una mozione per invitare le aziende a incontrarsi, ha dichiarato, anticipando un voto non favorevole all’emendamento. Problemi giuridici? Incaricare di svolgere uno studio di fattibilità non ne pone, approvare un emendamento per un incontro non è sufficiente, ha riassunto.

Alessio Manica (Pd) ha detto di condividere l’amarezza del collega, comunque ha anticipato sostegno alla mozione che segna comunque un campo di lavoro per i governi, uno tra i principali assieme a quello della mobilità. Ha parlato del conflitto sul tema dell’uso dell’acqua: si ha la possibilità di riflettere sulla sostenibilità dell’idroelettrico, una sfida da condividere sui territori. Manica ha detto di ritenere che in futuro dovrà essere il pubblico a governare la partita, la dimensione globale rischia di schiacciare. Ha parlato di un seme, riferendosi alla mozione, augurandosi che produca qualcosa in più.

Francesco Valduga (Campobase) ha detto di aver sottoscritto la mozione perché è importante esercitare il primato della politica. In questo senso si è detto convinto non solo in riferimento al passato, ma anche al futuro: c’è bisogno di costruire un corridoio di sostenibilità nel nostro territorio e il tema passa per ciò.  L’emendamento? Un po’ annacqua, ma ha un senso perché non sempre le aziende si parlano.

Il documento come emendato è stato approvato a larga maggioranza.

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