Un concorso di idee per le Caserme austriache

Dopo il confronto avvenuto nei mesi scorsi fra l’assessorato al patrimonio, i dirigenti Mauro Groff (UMST patrimonio e trasporti), Romano Stanchina (Servizio Turismo e Sport), Franco Marzatico (Soprintendenza per i beni e le attività culturali) e il Comune di Garniga, la Provincia autonoma di Trento ha conferito a Patrimonio del Trentino l’incarico di realizzare uno studio di fattibilità propedeutico all’indizione di un concorso di idee. L’obiettivo – come spiega l’assessore provinciale al patrimonio e demanio Simone Marchiori – è individuare un modello di valorizzazione che sappia coniugare la ricchezza storica e culturale del sito con le potenzialità turistiche, naturali e sportive del Monte Bondone.
L’incarico affidato a Patrimonio del Trentino mira a definire le linee guida per un concorso di idee che coinvolga architetti, designer e operatori del settore. L’attenzione sarà focalizzata sulla creazione di una destinazione ricettiva innovativa, capace di valorizzare l’identità storica delle caserme e il contesto naturale del Monte Bondone, integrata all’interno del disegno progettuale del futuro collegamento funiviario con la città capoluogo.
Tra i requisiti che dovranno ispirare le proposte progettuali, è stato richiesto a Patrimonio del Trentino
- di valorizzare le strutture esistenti, nel rispetto dell’architettura e del valore storico;
- Â il rispetto per la natura: integrazione armoniosa con il paesaggio circostante e adozione di pratiche sostenibili;
- di valorizzare la storia del Monte Bondone: narrazione del passato del sito e del suo ruolo nel contesto storico locale:
- funzionalità ricettiva: creazione di spazi accoglienti e di qualità per l’ospitalità ;
- servizi per lo sport e l’inclusione: progettazione di infrastrutture e servizi pensati per accogliere gli atleti, con particolare attenzione all’accessibilità per persone con disabilità , in sinergia con il previsto sviluppo del nuovo impianto funiviario del Bondone
Da parte nostra, non possiamo che auspicare che, fra i tanti architetti, designer e operatori del settore interessati al progetto, ci siano professionisti capaci ma soprattutto consapevoli della specificità della nostra Terra, della nostra Storia, della nostra identità . Ci sembra il minimo sindacale, affinchè il progetto sia veramente di valorizzazione e non l’ennesimo giro di spugna, l’ennesima cancellazione di quello che siamo stati e ancora siamo…
