Con Roberto Bazzanella, alla ri-scoperta di tradizioni, usanze, credenze popolari del Tirolo.
Michael Pacher - St. Wolfgang / La disputa col diavolo
31 de otobre  – 31. oktober – 31 ottobre
San Wolfà ng – St. Wolfgang – San Volfango
* Véa de i Sà nti sùta: da i campi no ‘n bùta
* Am Wolfgang Regen ist viel gelegen
* Vigilia d’Ognissanti con l’arsura: per i campi sarà dura
Il 31 di ottobre, San Volfango, è anche Vigilia d’Ognissanti.  L’adagio delle vallate dolomitiche dice, per oggi, che se ci sarà una giornata asciutta, senza pioggia, il prossimo anno agrario non sarà buono. Speriamo dunque che faccia qualche goccia di pioggia. Ma oggi è soprattutto la vigilia della Festa dei Santi, nei giorni di triduo per “I Morti”.
Quali erano le tradizioni antiche delle vallate di Trento per il 31 ottobre?
La sera di questo giorno era l’inizio di un periodo di preghiere per i defunti. Fino agli anni ’50, in alcune zone cattoliche come la Bretagna, vi erano anche dei Vespri particolari, devozionali, celebrati dai sacerdoti con le vesti di colore nero, nei quali si cantavano i salmi come il “Miserere”, il “De Profundis”, o anche “Camminerò davanti al Signore nella terra dei viventi”, salmodiare che faceva pensare alle persone che proprio le anime del Purgatorio uscissero in queste sere per chiedere e cercare preghiere e ristoro.
Ecco perché, questo fino all’inizio del novecento, il 31 sera nelle vallate orientali come quella dell’Avisio o in Vallarsa, ma anche in alcune parte delle Giudicarie, come riportano nelle loro ricerche gli etnografi austriaci di fine Ottocento, si scavavano delle rape in cui veniva posto un lume, e queste venivano messe davanti alla porta di casa. Queste preghiere, le “Cent Rechie”, venivano recitate in ogni casa, mentre fuori ardeva il lume nelle rape.
Queste tradizioni dal 31 ottobre al 2 novembre, molto legate al sentimento religioso, erano diffuse qui come in tutta l’Europa cattolica, e vennero dimenticate in molti luoghi, come le vallate di Trento, nel corso del novecento, e non più tramandate.
Alcune di queste usanze, giunte negli Stati Uniti, sono tornate in Europa molto modificate, e lontane dalla originaria radice, trasformate più in un’occasione di gusto del macabro che nella riflessione sincera sulla morte dei propri cari.
Buona cosa sarebbe rinverdire sì questi usi, ma nella loro antica genuinità .