Parliamone: l’importanza di chiamarsi tal dei tali… 17
La crudeltà culturale di Ettore Tolomei non ferì ovviamente solo i toponimi e i cognomi del Südtirol ma anche molti cognomi diffusi nella provincia di Trento subirono una italianizzazione forzata: Unterweger diventò Sottovia e se un cognome finiva con la “ch”, come Benedettich, diventava Benedetti. In altri casi, si sostituiva la “k” con la “c”, per cui Franceskin diventava Franceschini… Müller diventava Molinari… ma la lista è lunga e cercheremo più avanti di approfondire…
Tornando ai cognomi e ai personaggi illustri della città di Rovereto citati nella scorsa settimana, ripartiamo da quello che lo è per antonomasia, Antonio Rosmini, secondo alcuni il più grande pensatore trentino di tutti i tempi… Il cognome Rosmini deriverebbe dal nome di persona Rosmino ed Ersamo da cui poi deriverebbero anche i cognomi Rasmo e Rasón.
I Rosmini arrivarono a Rovereto da Bergamo verso la metà del 1400… Antonio nacque proprio mentre Napoleone occupa la nostra terra ma è in ambiente tirolese che poi coltiva la sua impronta filosofica perché nel 1815 il Welschtirol dopo una breve parentesi che lo obbliga ad aderire al Regno d’Italia, torna nella sua naturale adesione tirolese. C’è da dire che il cognome Rosmini, non è tra i cognomi più diffusi, tant’è che al giorno d’oggi pare sia scomparso ma è presente soprattutto in Lombardia ed in Umbria e qualcuno anche in Emilia-Romagna, una settantina in tutta Italia…
Un altro personaggio illustre nella città di Rovereto è Fortunato Depero, cognome derivante da De Pero, che potrebbe trattarsi di una forma patronimica dove il De- sta per “il figlio di”, riferito ad un capostipite il cui padre si fosse chiamato Pero (Pietro o Piero). Il cognome De Pero è un cognome quasi unico, diffuso soprattutto nell’ Italia settentrionale ma molto raro, con qualche presenza in Trentino ed in Veneto. (continua)