von Vanessa Pacher 23.04.2021 06:45 Uhr

Camminando – Tra spirito e tradizione

La Croséra – la seconda tappa del cammino primierotto alla Chiesetta di San Giovanni

Chiesetta di San Giovanni (Foto: Vanessa Pacher)

Una strada bianca, sterrata, deserta, solcata qua e là da ciuffi di erba verde. Ai lati prati ornati dei primi fiori di campo, dove domina il colore giallo del tarassaco. E oltre ancora fitti boschi a recintare il pascolo delle vacche e più su le vette di catene montuose ancora innevate a incorniciare il quadro di una valle che sta sbocciando nei colori pastello della primavera. Questo il dipinto che si apre agli occhi dell’escursionista appena giunge ai piedi della Chiesetta di San Giovanni, ai Prati Liéndri.

  • Vette Feltrine (Foto: Vanessa Pacher)

Una delle 4 chiesette del pellegrinaggio della Crosera, la chiesa di San Giovanni è forse, insieme alla chiesa di San Silvestro, la più suggestiva fra quelle poste lungo il percorso. Posizionata alla sommità dei verdeggianti prati Liendri, la si può raggiungere partendo dall’abitato di Mezzano, imboccando il suggestivo sentiero 728 tra i boschi che conduce ai tabià di Tasé. Sin da subito l’atmosfera fiabesca di queste architetture in legno, segno di antiche tradizioni montane, regala all’escursionista sensazioni di rasserenante e nostalgico ritorno al passato, estraneo alla frenesia del presente. Un luogo di raccolta e di riflessione che lungo il sentiero, fino alle località Taiadoi e Falasorni sopra la suggestiva Val Noana, quasi prepara l’animo prima dell’arrivo al luogo dello spirito e della fede: la Chiesa di San Giovanni.

  • Tabià (Foto: Vanessa Pacher)
  • Tabià fra i fiori (Foto: Vanessa Pacher)
  • Sentiero nel bosco (Foto: Vanessa Pacher)

Scendendo dalla località Poit, si imbocca infatti la strada che conduce alla Chiesa, dietro la quale le Vette Feltrine fanno da sfondo ad un teatro di pace e meditazione dell’anima. Lo spettacolo a cui si assiste presso la località dei Prati di San Giovanni è infatti quello di un monumento che, circondato dalla natura rigogliosa dei prati in fiore e dei boschi nel pieno del loro risveglio stagionale, invita alla preghiera. Non è un caso, infatti, che gli abitanti della Valle scelsero questo luogo per ergervi la Chiesa di San Giovanni, tempio di meditazione ma sopratutto del riposo dello spirito per chi in quel luogo vi trascorreva con il corpo e l’anima il proprio tempo, coltivando e pascolando il bestiame, raccogliendo i frutti di quella terra che nella comunione della messa onoravano e ringraziavano.

  • Lungo la via (Foto: Vanessa Pacher)

L’escursionista, nel silenzio crepuscolare, dinnanzi alla porta della Chiesa di San Giovanni, respira la suggestione di un luogo che merita di essere visitato e raggiunto lungo quel pellegrinaggio che gli abitanti del Primiero conoscono con il nome de “La Croséra”, una tappa quasi obbligata per chi ama della montagna lo spirito di preghiera che essa, inevitabilmente, instilla in chi la vive e la percorre, tra vie e sentieri.

Vanessa Pacher

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