von mas 15.01.2020 10:30 Uhr

Iscrizioni agli ordini professionali, Bolzano resiste in giudizio

La Provincia di Bolzano ha deciso di costituirsi in giudizio contro l’impugnazione della norma che consente l’iscrizione agli ordini professionali anche nel caso di conoscenza della sola lingua tedesca.

Ieri mattina la Giunta provinciale sudtirolese ha deliberato di costituirsi in giudizio davanti alla Corte costituzionale per difendere la norma contenuta nella legge europea che prevede la possibilità di iscrizione ad un ordine professionale anche nel caso della sola conoscenza della lingua tedesca. Poco prima di Natale la disposizione, introdotta per recepire la direttiva 2005/36/CE, era stata impugnata dal Consiglio dei Ministri, che aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale.

Con l’articolo 4 della legge europea, la Provincia di Bolzano ha stabilito che, tenuto conto delle specificità territoriali e delle norme statutarie di tutela delle minoranze linguistiche, un ordine o un collegio professionale  può accettare l’iscrizione di un professionista che conosca solo la lingua tedesca limitando in questo “gli effetti dell’iscrizione all’esercizio della professione nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano”.

La disposizione precisa anche che rimane invariata la vigente normativa in materia di conoscenza delle lingue italiana e tedesca nel pubblico impiego.

La parificazione delle lingue italiana e tedesca – ha spiegato il presidente Arno Kompatscher nel corso della conferenza stampa – è uno dei pilastri della nostra autonomia, che deve valere anche per l’esercizio di una professione. Chi conosce una delle lingue ed esercita in Sudtirolo deve poter avere il diritto di essere inserito in un ordine professionale”.

Per questi motivi la Giunta, su proposta del presidente stesso, ha deciso di costituirsi in giudizio. “Sul principio non possiamo derogare, ma siamo ovviamente disponibili a trovare una migliore formulazione in accordo con Roma”, ha concluso Kompatscher.

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