von Vanessa Pacher 16.05.2019 15:51 Uhr

Nuovi scavi archeologici sul dosso di Castel Penede

Nuove indagini archeologiche sono in vista sul dosso di Castel Penede, nel comune di Nago Torbole,caratterizzato dalla presenza in sommità dei ruderi di un castello medievale.

Foto: Ufficio Stampa della Provincia di Trento

La Provincia autonoma di Trento ha attivato, tramite la Soprintendenza per i beni culturali, un progetto di ricerca con l’Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, attraverso la cattedra di Archeologia romana, finalizzato alla verifica di possibili presenze di resti murari antichi lungo le pendici del dosso.

L’amministrazione comunale di Nago-Torbole, proprietaria dell’area e partner nel progetto, erogherà all’Università di Trento un contributo di 11.500 euro a sostegno dell’attività di ricerca sul campo per l’anno 2019 e metterà gratuitamente a disposizione dell’equipe di archeologi una struttura ricettiva.

Tra gli obiettivi dell’intesa anche l’intento di procedere alle opportune misure di tutela a fronte di una fragilità del sito – facilmente accessibile vista la sua collocazione in spazio aperto nel bosco – percepita vivamente negli ultimi tempi.

Considerata la particolare posizione del dosso, la cui valenza strategica era sicuramente nota anche prima dell’epoca medievale, nonché l’individuazione di porzioni di murature che sembrano riferibili ad un contesto di epoca romana, la Soprintendenza ritiene ora necessario approfondire le conoscenze di questo luogo al fine di garantirne la salvaguardia e conservazione.

Un’analisi più approfondita del sito, inoltre, permetterà di valorizzare le potenzialità sottese al contesto, poiché ne sarà migliorata la conoscenza per quanto concerne l’ambito cronologico, le caratteristiche strutturali, lo sviluppo, l’estensione e la monumentalità dei resti, quest’ultima percepibile nonostante la copertura della vegetazione.

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