von mas 11.09.2017 20:12 Uhr

Una Miss Italia troppo tedesca, anzi… Tirolese!

Alice Rachele Arlanch (21) è la Miss Italia 2017. Ma dopo l’appello della madre fatto in tedesco e italiano, una valanga di commenti offensivi ha riempito la rete ed i social contro la miss considerata “troppo tedesca” e contro la popolazione della regione autonoma.

Alice Rachele Arlanch è la nuova "Miss Italia 2017" - Foto: Arlanch/Facebook

 

La “donna più bella d’Italia” è una giovane della Vallarsa (Brandtal in tedesco), con un cognome cimbro (quindi germanico) tipico della nostra Terra. Alice Rachele Arlanch abita nella piccola valle vicino a Rovereto, dove la popolazione mantiene viva nella memoria le tracce di una lingua una volta parlata in tantissimi luoghi della nostra provincia: il cimbro o Zimbarn, un antichissimo dialetto bavarese.

La mamma della miss, Irene Russo, bilingue e insegnante di tedesco, ha fatto l’appello in favore della figlia nella sua “Sprache des Herzens” (lingua del cuore), in tedesco. Una delle lingue ufficiali nella nostra regione autonoma, non solo a Bolzano, ma anche in Provincia di Trento, che ufficialmente è denominata anche Autonome Provinz Trient. E non per caso la ragazza, studente di Diritto, vuole continuare l’università, concludere i suoi studi e poi concentrarsi principalmente sui diritti delle minoranze.

Se oggi il bilinguismo tedesco-italiano è una realtà che si riferisce soprattutto – ma non solo – alla provincia di Bolzano, va ricordato che fino al 1918 il bilinguismo era una realtà vissuta nel quotidiano di migliaia di famiglie del Tirolo, abitanti dei Circoli di Trento e Rovereto, ossia nell’attuale provincia di Trento, chiamata Trentino dal 1923 con un decreto fascista che proibiva l’uso di Tirolo con multe altissime e punizioni, come si può sentire anche in questo interessante video.

Il presentatore non capisce che lei sta parlando in tedesco e le chiede se si tratta di ladino (una lingua romanza così come le nostre parlate trentine); però Francesco Facchinetti non critica la scelta della madre. Il pubblico invece resta freddo, o addirittura accenna a qualche fischio. Ma è sulla rete e sui social che l’espressione della nostra realtà regionale viene accolta come un affronto. Non solo l’appello rivolto in tedesco al pubblico televisivo, ma anche il fatto che sia stata scelta una miss “trentina”.

Sono i commenti di una “italianità sacrosanta” piena di orgoglio ma vuota di storia, che ignora il fatto che la lingua italiana era ufficiale e veniva insegnata nella vecchia Austria, cioè a Trento (e quindi anche nella piccola Vallarsa) secoli prima dell’esistenza di una nazione italiana.
Ma al di là del  giudizio sul basso (anzi, molto basso!) livello dei commenti, la reazione negativa può far riflettere su come la regione autonoma venga vista dagli italiani ancora oggi, dopo questi 99 anni (sempre agitati) in cui la parte meridionale del Tirolo storico si trova, suo malgrado, in Italia.

Lo sa benissimo mamma Irene che, intervistata da UT24, dichiara “Ho parlato anche in tedesco, perché Alice rappresentava l’intera Regione Trentino-Südtirol, e con il mio appello volevo sottolineare proprio questo. A qualcuno non è piaciuto? La cosa non mi riguarda: in quel momento ero libera di dire quello che volevo, ed infatti l’ho detto. Se molti non capiscono il tedesco, o se vogliono interpretare l’accaduto in maniera sbagliata, non è un problema mio, ma soltanto loro. Io non ho intenzione di mettermi a discutere o a  litigare con nessuno”

 

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