von mas 15.01.2018 06:24 Uhr

Toponomastica: Mal comune…doppio impegno!

A quanto pare, i toponimi friulani e quelli sloveni, sono “indigesti” quanto quelli tirolesi.

 

Mentre quelli che si trovano in Valle d’Aosta o in Piemonte, sia in lingua francese che in patois, non suscitano alcun clamore o dubbio, ma semplicemente vengono utilworkizzati, anche senza “traduzione” (tanto per fare un esempio Saint Vincent), la musica cambia di brutto quando si parla di toponimi storici tirolesi. Stessa cosa per quelli friulani o sloveni.

Per esempio, a settembre è stato bocciato un subemendamento che chiedeva più garanzie sull’uso delle lingue minoritarie nella segnaletica stradale che Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. predispone in regione. Un subemendamento che voleva richiamare più attenzione sul plurilinguismo, di fatto stabilito per legge, visto che negli ultimi mesi diversi nuovi cartelli installati dalla società in Friuli non presentano la lingua friulana.

Nei giorni scorsi, in una trasmissione radiofonica sulla rete locale “Onde Furlane”, l’intervistatore chiedeva ad alcuni esponenti politici, già in corsa per le prossime tornate elettorali, “Cosa ne pensa dell’uso del friulano nei cartelli stradali bilingue?”furlan

Davvero interessanti le risposte ottenute.

Creano solo confusione” afferma Renzo Tondo (carnico, sindaco di Tolmezzo con il PSI, poi assessore regionale con Forza Italia, quindi presidente della Regione per due legislature – prima e dopo Illy -, deputato alla camera, attualmente capogruppo di Autonomia Responsabile in consiglio regionale, movimento da poco confluito in quello di Raffaele Fitto).

“Tutte le culture e le specificità sono da valorizzare, cominciando dalle scuole” dichiara invece Riccardo Illy (triestino di origine ungherese, imprenditore, sindaco di Trieste per il centrosinistra in due legislature, deputato per l’Ulivo, presidente della regione da indipendente di centrosinistra).

I dubbi restano: sincerità o ignoranza? coscienza identitaria o semplice furbizia politica? Di certo… la strada è ancora lunga, per tutte le vecchie province dell’Impero!

 

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