von mas 29.11.2017 14:24 Uhr

Andreas Hofer e i migranti

Anche oggi avremmo bisogno di un Andreas Hofer – una riflessione di Enzo Cestari, Landeskommandant del Welschtiroler Schützenbund.

Fotomontage: UT24/APA

Oggi pochi “potenti” del mondo hanno formato uno stato, il mondo finanziario, che non ha una sede, non ha confini, passa da lato altro dei continenti senza chiedere permesso a nessuno, non teme le barriere, i muri, le frontiere ed ha una sola regola “il profitto”

Si creano destabilizzazioni in varie parti del mondo per costringere le persone a spostarsi. Creando così masse di disperati, i nuovi schiavi, che per sopravvivere sono disposte a fare qualsiasi lavoro a qualsiasi prezzo andando a logorare le conquiste di welfare fatte nel tempo dai lavoratori autoctoni.

A queste persone viene tolto persino la dignità di avere un luogo di partenza e/o un luogo di arrivo. Fino poco tempo fa c’erano gli “immigrati” e/o gli “emigrati” a seconda se arrivavano o se partivano oggi si chiamano solo “migranti”. A queste persone viene tolto il diritto di avere una Heimat.
Già ai tempi della rivoluzione industriale in Inghilterra si sfruttava l’emigrazione irlandese per ridurre i costi della manodopera. Disperati alla fame che erano disposti a lavorare a qualsiasi condizione pur di arrivare al giorno dopo.

Anche gli stessi “potenti” sono vittime del loro stesso meccanismo in quanto non hanno un legame con il territorio ma “migrano” da un paradiso fiscale all’altro cercando sempre la maggior convenienza economica.

Ma i migranti non sono solo quelli che arrivano dal mare, ma sono anche i nostri figli costretti a lasciare la propria terra in cerca di un futuro decente. Costretti a non poter più ascoltare le campane del proprio paese suonare a stormo, le campane cuore di ogni comunità. Le campane scandiscono lo scorrere del tempo e la vita quotidiana. Attraverso il loro suono le persone capiscono cosa sta succedendo, festa – morte – pericolo …. E’ l’annullamento della persona umana.

Oggi c’è un Andreas Hofer a difenderle ed aiutarle?
Tempo fa qualcuno disse che agli Italiani mancava il concetto della “mobilità” cioè la disponibilità a spostarsi in qualsiasi parte dove era richiesto dal processo produttivo. Era il primo attacco alla istituzione della famiglia “pilastro di una sana società” infatti non si capisce come possa fare una persona con moglie e figli, forse con una casa e con un mutuo da pagare, ad essere in grado di spostarsi da un giorno all’atro magari con uno stipendio di 1.000 euro al mese o meno.

Come allora, anche oggi, queste potenti perseguono un obiettivo che è lo “sradicamento delle persone dalla propria terra dalla propria cultura” che è la peggior cosa che si possa fare alle persone. In quanto privandole della loro Heimat, della loro storia, tradizione, cultura, etc. le si rendono indifese, spaesate e quindi deboli.

Anche i recenti attacchi alla nostra autonomia, che passano sotto il l’aspetto di essere un privilegio, troppi soldi, vantaggi ingiustificati, etc. sono in realtà legate all’obbiettivo sopra descritto, in quanto l’autonomia favorisce la stabilità del territorio, delle persone, tutela la dignità umana e della famiglia garantisce a tutti un futuro di persone libere e questo purtroppo va contro a quanto voluto dai potenti del mondo.

Ricordiamo che qualsiasi invasore che è entrato nel Tirolo storico, la prima cosa che ha fatto è stato di abolire tutti gli strumenti di autonomia e governo presenti (regole, statuti, usanze religiose, etc)

Forse anche oggi noi avremmo bisogno di un Andreas Hofer. Un Andreas Hofer che impedisca che le persone vengano private dalla loro storia, dal loro diritto di vivere nella terra in cui sono nate.
Un Andreas Hofer che, per garantire la libertà del suo popolo nella propria Heimat, nonostante fosse in atto il tradimento del proprio imperatore e fosse ricercato dai francesi, non volle desistere ma continuò la rivolta, anche se la situazione era priva di prospettive e sicuramente destinata alla sconfitta.

Tanti aspetti di fondamentale importanza che ci possono aiutare a mantener in noi quell’amore per la nostra terra, per la libertà, che va garantita ad ogni popolo, per il mantenimento delle nostre tradizioni sempre nel rispetto delle altre. Avere coscienza e conoscenza del nostro passato ci aiuta ad affrontare con sicurezza le nuove sfide che si stanno profilando all’orizzonte e/o che sono già presenti.

Andreas Hofer un personaggio più che mai attuale da cui trarre tanti insegnamenti.

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