von mas 08.10.2017 21:07 Uhr

#12#DiarioCatalano! Fra paure nascoste e nostalgie franchiste

In collaborazione con Alex Storti, notizie, aggiornamenti, ma soprattutto SPRAZZI DI LUCE dalla Catalunya

Foto: STF

 


UT24 OSSERVATORE CATALANO


In questi giorni si è vista la gran paura che l’indipendenza catalana fa a Madrid e pure a Bruxelles.  Piccola premessa: un numero crescente di grosse società  catalane, a cominciare dalle due banche Sabadell e Caixa, ha deliberato -o sta deliberando- lo spostamento della sede legale al di fuori della Catalunya: chi ad Alicante, chi a Palma de Maiorca, chi invece direttamente nella capitale Madrid. Si tratta di movimenti che dimostrano, se ce ne fosse bisogno, quanto sia vicina l’indipendenza. Le imprese più sensibili al potere spagnolo, infatti, spostano le sedi per evitare ostracismi franchisti. Ma  è anche una guerra psicologica, orchestrata dal Governo Rajoy, che in fretta e furia ha approvato un decreto che consente lo spostamento urgente delle sedi legali delle imprese catalane, al di fuori del territorio soggetto alla giurisdizione della Generalitat. Non esattamente un segno di vicinanza solidale a tutti quei catalani che si sentono spagnoli. Evidentemente non troppo importanti, se lo Stato stende tappeti rossi alle grosse ditte locali affinchè se ne vadano proprio dalla Catalunya. Comunque, la risposta indipendentista è già iniziata: in un solo giorno tre comuni hanno cominciato a spostare fondi dalle filiali di queste due banche: siamo a 3 milioni di euro. Briciole, naturalmente, rispetto ai bilanci complessivi degli istituti in questione, ma immaginate cosa accadrà  quando a spostare tutti i fondi saranno in migliaia, fra municipi, associazioni, entità  e cittadini.

Oggi a Barcelona era in programma la manifestazione unionista, mentre il governo catalano invitava tutti a starsene tranquillamente a casa, in famiglia, a riposare ed a ricaricare le energie, anche per evitare incidenti… che invece ci sono stati.  Gli unionisti aspettavano i rinforzi e quelli sono arrivati: franchisti della Legione, gentilmente pregati dall’organizzazione di non esporre bandiere “precostituzionali”, neonazisti e ultrà madridisti, signore con magliette inneggianti al Caudillo, mani alzate nel saluto fascista, inni della falange e  canti che inneggiano alla prigione per Puigdemont e Trapero,  insulti di mespassa e minacce a Pablo Iglesias alla stazione del treno, da parte di franchisti in procinto di arrivare da Madrid; insulti e minacce ad un fotografo; inseguimento e ferimento di un altro fotografo, sassate contro un palazzo adornato di esteladas; assedio, calci e inseguimento di una camionetta dei Mossos; insulti e minacce ai Mossos presenti lungo la manifestazione;  assedio minaccioso al palazzo della Generalitat. Parlano le immagini dei vari video che già  circolano in rete.

Altra notizia: secondo fonti giornalistiche spagnole, lo stato avrebbe già  dislocato in Catalunya gli agenti più preparati dei corpi speciali, per arrestare Puigdemont e tutti i leaders politici indipendentisti -in un tempo stimato di 5 minuti-, decapitando contestualmente il Parlamento e rendendo possibile l’insediamento coatto del delegato governativo alla testa della Generalitat. Ciò dovrebbe avvenire martedì quando è annunciata la presenza di Puigdemont in parlamento per relazionare sulla situazione e, pare, per dichiarare l’inizio del processo che porterà all’indipendenza.

Per fortuna, in mezzo a questo impazzimento spagnolo, che potrebbe portare il paese iberico ai margini del mondo civile in tempi molto rapidi, emerge, a livello internazionale, la concreta possibilità che la Repubblica Catalana entri rapidamente a far parte dell’EFTA, l’unione commerciale composta da Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Questa nuova appartenenza, sostitutiva di quella UE, potrebbe garantire la permanenza di gran parte degli accordi commerciali vigenti oggi (UE ed EFTA sono protagoniste, infatti, di una sorta di gemellaggio giuridico-economico). Peraltro la Catalogna potrebbe vantare la vigenza delle norme comunitarie e l’utilizzo dell’Euro: non esattamente due caratteristiche di poco conto.

Intanto, il movimento indipendentista catalano incassa solidarietà dal Sudtirolo: alla manifestazione di oggi al Brennero, per la doppia cittadinanza, l’autodeterminazione e la riunificazione della Heimat spaccata a metà, era presente un’enorme bandiera catalana.

 

 

 

 


 

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