von mas 04.10.2017 22:59 Uhr

#11#DiarioCatalano! – Fra DUI e articolo 155

In collaborazione con Alex Storti, notizie, aggiornamenti, ma soprattutto SPRAZZI DI LUCE dalla Catalunya

APA (AFP/Archiv)

 


UT24 OSSERVATORE CATALANO


Dopo la giornata di blocco praticamente totale di ieri, con migliaia di persone per le strade e le vie di tutta la Catalunya a testimoniare il rifiuto della violenza, al di là delle bandiere,  in serata  il Re di Spagna, Filippo VI, ha tenuto un discorso di poco meno di sette minuti. E, in poche parole, ha detto due cose fondamentali:  che la colpa della crisi ispano-catalana è interamente ascrivibile alla Generalitat de Catalunya; che lui intende conformarsi all’ordinamento costituzionale e che, quindi, le istituzioni di Madrid faranno tutto ciò che è necessario per farlo rispettare.  Traduzione: se il Governo spagnolo di Rajoy intenderà utilizzare l’art. 155 della Costituzione e, in forza di quello, sospendere o decapitare l’autonomia della Catalunya (magari arrestandone le massime cariche), il Re non avrà  nulla da ridire.ct

Il tunnel  pare non avere né luce né sbocchi. L’Europa oggi, pur deplorando la violenza, ha derubricato la crisi ad una questione interna spagnola, e non assumerà nessun ruolo di mediazione nonostante gli appelli dei parlamentari autonomisti.  La Spagna non arretra:   è  di  ieri  la notizia della querela contro la Sindaca di Barcellona, Ada Colau, per aver denunciato abusi sessuali da parte della polizia spagnola ai danni di varie elettrici, il giorno del referendum; di oggi quella della messa in stato d’accusa del Maggiore Trapero, comandante dei Mossos, per sedizione. E di truppe dell’esercito regolare in viaggio verso la Catalunya. Domenica a Barcelona il PP ha convocato una contromanifestazione di appoggio a Madrid e all’unità della nazione spagnola: da parte

ct2Ma non arretra nemmeno il governo catalano: nel suo discorso di poco fa, Puigdemont ha criticato fortemente il discorso del re (incassando a stretto giro di comunicati la dura condanna di Soraya Saenz de Santamaria  che lo ha accusato di essere un irresponsabile fomentatore) e la politica catastrofica di Rayoj. Ed ha assicurato che il governo catalano non devierà di un solo millimetro dal mandato che gli ha consegnato il popolo, e che darà applicazione all’esito del referendum.  “Siamo UN popol0 unito, incline alla pace ed al civismo – ha dichiarato Puigdemont – continuiamo con fiducia, resistiamo alle provocazioni ed alla violenza, manteniamo la nostra dignità e saremo un popolo capace di REALIZZARE IL SUO SOGNO”

 

 


 

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