von mas 09.07.2017 06:13 Uhr

Ricordando Stefan Frenez

… perché il ricordo non si spegne, e Stefan manca, manca tantissimo.

Sono passati due anni ormai, dai quegli assolati giorni di luglio. Assolati come questi, con il caldo che picchia forte, anche su in montagna.

Stefan Frenez ci ha lasciati mentre stava camminando per realizzare un viaggio, un progetto, un sogno: Rund um Tirol, un percorso a piedi seguendo l’intero tracciato del confine del Tirolo.  Il Tirolo quello vero, quello storico, quello a cui lui credeva sul serio. Era partito il 3 luglio da Mama d’Avio, attraversando l’Adige a nuoto, il primissimo tratto di quell’itinerario preparato meticolosamente. Poi, dopo pochi giorni, la notizia a cui nessuno poteva e voleva credere, quella della sua tragica scomparsa.

Lo vogliamo ricordare con un’immagine ed un video.    Il filmato riprende l’intervento di Stefan Frenez durante la serata “Cesare Battisti – L’altro volto”, il lungo dialogo fra Luigi Sardi e Giuseppe Corona su una figura piena d’ombre e verità nascoste, una figura che, come poche altre, ha influenzato  malignamente il corso della nostra storia.  L’intervento di Stefan è come era lui, preciso e puntale, arguto e soprattutto, appassionato.

L’immagine è quella che, in quei giorni di luglio, ha girato tanto, ben oltre i confini del nostro piccolo mondo.  Dentro alla frase che l’accompagna, c’è  tutto il senso del viaggio di Stefan Frenez, del suo sogno, del suo ideale:

Cammino per unire popolazioni divise da un destino ingrato che ha separato secolari legami”.

Manca una M, in questa immagine, lo sappiamo bene: ma ci piace lasciarla così, segno tangibile di quell’urgenza, dello sconvolgimento, dell’abbandono che ha colpito tutti noi, in quei giorni.  Quella M è una piccola mancanza:  il vuoto che ha lasciato Stefan Frenez, è ben più difficile da colmare.

Video: Stefan Frenez – Cesare Battisti – L’altro volto

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