von mas 14.06.2017 06:00 Uhr

Memoriale: l’appello di Giuseppe Matuella

Memoriale per la valorizzazione della memoria del Popolo trentino: dopo le “provocazioni” di Luigi Sardi, l’appello pacato, ma altrettanto deciso, di Giuseppe Matuella

Cimitero di Trento, Monumento ai nostri Caduti: la parte rimasta, collocata in posizione marginale

 

Il Presidente Rossi nel comunicato stampa n° 1583 del 09.06.2017 emesso dall’Ufficio stampa della Provincia Autonoma di Trento, in merito al passaggio del DdL 151/15 di Baratter alla Giunta Provinciale, dice testualmente: «DOBBIAMO SAPER RECUPERARE QUESTA STORIA, E SOPRATTUTTO AVERE UN LUOGO DOVE I CADUTI DI UNA PARTE E I CADUTI DELL’ALTRA PARTE ABBIANO LA PARI DIGNITA’, POSSANO RIPOSARE ALL’OMBRA DI UNA PAROLA CHE LI ACCUMUNA TUTTI, E’ QUELLA PAROLA CHE TANTO CI PIACE, CHE E’ LA PACE”

Sarebbe bello! Vogliamo mantenere quanto detto? Ci sia permesso prima un appunto: stiamo parlando di Caduti civili e militari volutamente obliati dal Paese Italia fino al 2010, quando si fece quel primo memoriale dove il rappresentante del governo, il Ten. Col. Riccardo La Bella parlando a nome del Ministero della Difesa, dichiarava che tutti questi 11.400 nostri Caduti Austriaci, erano eletti di punto in bianco “EROI di GUERRA”. Particolare da far notare, fra questi Caduti figuravano anche gli “eccellenti” in divisa grigio verde, che erano passati a combattere per i Sabaudi e già idolatrati da 90 anni. Ma sorvoliamo questi particolari!

Ci è permesso chiedere cosa significa quella PARI DIGNITA’ di cui parla il Presidente Rossi?
Adesso sembra che questi nostri sfortunati “EROI” debbano prendere la via di Castel Dante a Rovereto! Certo, in quel sacrario ci sono già molti nostri combattenti morti in divisa Austro-Ungarica, ad esempio quelli sloggiati, per desiderio di una nota famiglia di irredenti perginesi, dal cimitero militare di Pergine, dove riposava anche Josef Kiss, asso dell’aviazione austriaca, ma tutti questi non hanno certo quegli onori riservati ad altri presenti nello stesso luogo!

Leggo infatti sul sito del Ministero della Difesa Italiano:« Sacrario militare di Castel Dante di Rovereto. …..in alto, sui due lati, spiccano le arche dei martiri roveretani Damiano Chiesa e Fabio Filzi, ai piedi delle due arche i caratteristici monumenti donati dalle rispettive associazioni degli artiglieri e degli alpini………tra i loculi del girone esterno del piano terreno è stata collocata una lapide alla memoria delle medaglie d’oro della Legione Trentina (sic!), davanti vi arde una lampada perenne collocata su tripode in bronzo. Ai lati altre due lapidi ricordano i roveretani caduti nella guerra 15-18 (!!!) ……nel 1967 il Sacrario di Castel Dante è stato inserito all’interno di un’area monumentale più ampia che comprende anche la “Strada degli Artiglieri”! »

Per cui allo stato attuale non ci sembra proprio il posto più adatto ad alloggiare questo Memoriale che deve essere TUTTO trentino, a meno che caro Presidente visto che Lei ha parlato di “pari dignità, la stessa pari dignità”, vien spontaneo il pensiero che porta a chiedere almeno di eliminare in Castel Dante tutto quanto contiene e differenzia rispetto ai nostri Caduti, gli ”eccellenti” e rendere tutti eguali in questa citata “pari dignità”, altrimenti decisamente è meglio puntare su altro luogo!

Lei qualche anno fa ebbe a dire “Giusto sapere la storia del Trentino Tirolese, perché un pezzo importante della nostra storia è stato negli anni rimosso, ignorato, nascosto. E’ quello che riguarda l’altra metà della nostra cultura, quella di influenza tirolese!” Alla luce di questo attendiamo che Voi eletti dal popolo trentino, rispettiate le parole date e dette, al fine di dare veramente a questi Caduti, la VERA PACE, senza per questo creare quelle nostalgie del passato che Lei cita a chiusura del suo intervento, in quanto le nostalgie le lasciamo ad altri, noi vogliamo RISPETTO E VERITA’

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