von mas 10.05.2017 06:23 Uhr

Tolomei vive!

Per il decennale della Süd-Tiroler Freiheit, un intermezzo provocatorio e una petizione online: la battaglia per la toponomastica continua

Foto: SSB

Basta, basta! Basta provocazioni! Vergognatevi! Pagliacci! Il vostro partito va proibito! Lo dico IO! Mi conoscete? Io sono un GRANDE! Io sono il famosissimo Ettore Tolomei! Io sono l’uomo che inventò l‘ „Alto Adige“!  Eh no, non sono morto. Vi piacerebbe, lo so! Ma il mio spirito vive ancora e ovunque in questo bellissimo pezzo di terra italiana!  E voi? cosa vorreste fare voi? Distruggere i frutti del mio lavoro?  Prpetition deluccaovocatori! Vergognatevi! Secessionisti! Se volete il Tirolo e se  volete proprio passare per crucchi e barbari, andate pure in Austria! „L’Austria è là, l’Alto Adige è qua!“

Una “apparizione a sorpresa” perfettamente riuscita, quella preparata da Cristian Kollmann con l’aiuto di Marcello Delucca che ha interpretato il “Boia del Tirolo” (come lo definì Salvemini) in un intermezzo della festa per i dieci anni della Süd-Tiroler Freiheit.   Un intervento ironico e provocatorio (il cui testo completo è scaricabile qui: Tolomei) che ha sottolineato uno dei temi principali della giornata: la toponomastica fascista ufficialmente in uso ancora oggi.

Un tema che sta particolarmente a cuore al movimento politico sudtirolese, quello delle circa 8000 definizioni toponomastiche in italiano inventate di sana pianta, malamente tradotte o riadattate dal ladino grazie anche all’operato di Tolomei, e rese ufficiali da decreti legge in epoca fascista.

In appoggio alla proposta di abolizione di questi decreti, a tutt’oggi in vigore, la Süd-Tiroler Freiheit lancia ora una petizione on-line:

• In  Sudtirolo sono ancora in vigore tre decreti fascisti, con i quali furono aboliti tutti Plakat (1)i toponimi tedeschi e ladini e sostituiti con circa 8000 definizioni in lingua italiana, in gran parte inventate.

• Lo scopo dei decreti era quello di “una assimilazione e italianizzazione ordinata, rapida ed efficace” 

• E’ inacettabile che a tutt’oggi restino in vigore delle leggi, che vogliono cancellare l’identità e la cultura del Sudtirolo.

• Non è possibile giungere ad una convivenza pacifica dei gruppi linguistici in Sudtirolo, basandosi su dei decreti fascisti.

I sottoscritti chiedono pertanto al governo italiano ed al consiglio provinciale di mettere in atto tutte le azioni necessarie all’abolizione dei seguenti decreti fascisti: Regio decreto  800 del 29 marzo 1923; Decreto ministeriale 147 del 10 luglio 1940; Regio decreto 6767 del 9 marzo1942

Il modello per la raccolta firme può essere scaricato qui Unterschriftenliste.

Una volta firmato può essere spedito in originale per posta tradizionale, scansito via mail all’indirizzo info@suedtiroler-freiheit.com, oppure  inviato come foto al contatto whatsApp +39 333 3024111.

 

 

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