von mas 14.01.2017 08:42 Uhr

Sanzioni alla Russia: un autogol economico

Luigi Sardi: “Pensate per mettere in crisi l’economia russa, hanno invece avuto effetti deleteri sulla nostra”

Le sanzioni economiche a Mosca, imposte dagli Stati Uniti e supinamente approvate dall'Europa, non hanno, ovviamente, piegato l'economia della Russia. Per nostra fortuna, Putin non ha chiuso i rubinetti del gas. Comunque questa azione di alta politica ha messo in crisi l'esportazione verso i negozi moscoviti delle mele e forse anche dei vini di casa nostra. Mentre il presidente Trump ci ripensa, le province di Trento e di Bolzano, o perchè no, magari addirittura l'Euregio, potrebbe tentare di riaffacciarsi, prima di altri, su quell'enorme mercato. Sarebbe un colpo d'ala della nostra Autonomia, da affidare al talento dei nostri parlamentari e dei nostri governatori. Le sanzioni più o meno inique - comprese quelle alla Corea del Nord - non hanno mai ottenuto risultati soddisfacenti. Vorrei ricordare quelle del 18 novembre 1935 che dovevano mettere in ginocchio l' Italia fascista per l'aggressione all'Etiopia. Non servirono a nulla, perché tutti gli stati, compresi quelli che le avevano votate, continuarono a rifornire il Regno solo aumentando il prezzo delle materie prime. Contribuirono invece a compattare attorno a Mussolini il popolo italiano. Ma dalla storia non si impara mai....

Le sanzioni economiche a Mosca, imposte dagli Stati Uniti e supinamente approvate dall’Europa, non hanno, ovviamente, piegato l’economia della Russia. Per nostra fortuna, Putin non ha chiuso i rubinetti del gas.

Comunque questa azione di alta politica ha messo in crisi l’esportazione verso i negozi moscoviti delle mele e forse anche dei vini di casa nostra. Mentre il presidente Trump ci ripensa, le province di Trento e di Bolzano, o perchè no, magari addirittura l’Euregio, potrebbe tentare di riaffacciarsi, prima di altri, su quell’enorme mercato. Sarebbe un colpo d’ala della nostra Autonomia, da affidare al talento dei nostri parlamentari e dei nostri governatori.

Le sanzioni più o meno inique – comprese quelle alla Corea del Nord – non hanno mai ottenuto risultati soddisfacenti. Vorrei ricordare quelle del 18 novembre 1935 che dovevano mettere in ginocchio l’ Italia fascista per l’aggressione all’Etiopia. Non servirono a nulla, perché tutti gli stati, compresi quelli che le avevano votate, continuarono a rifornire il Regno solo aumentando il prezzo delle materie prime. Contribuirono invece a compattare attorno a Mussolini il popolo italiano.

Ma dalla storia non si impara mai….

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