von mas 12.12.2016 08:47 Uhr

Franzensfeste: un museo storico aperto al futuro

Presentato il concetto base del decimo museo provinciale: un’idea di confini e incontro, di autonomia, di Europa unita e pacificata.

Secondo la Provincia di Bolzano, diventata proprietaria del forte nel 2013, è arrivato il momento di fare un salto di qualità e sfruttare appieno il grande potenziale della struttura. Le attuali mostre permanenti sulla storia del forte, l’Infopoint del BBT (la galleria di base del Brennero)  e la mostra sui bunker in Sudtirolo,  saranno pertanto integrate con nuovi contenuti per cui questa collocazione rappresenta  il contesto ideale.

Sono stati il governatore Kompatscher, gli assessori Mussner e Achammer, insieme  al direttore del Dipartimento lavori pubblici e cultura italiana Paolo Montagner e alla direttrice dell’Azienda musei provinciali Karin Dalla Torre, ad illustrare il concetto di fondo del decimo museo provinciale che ruoterà attorno a 3 tematiche – i confini, l’autonomia, il forte come capolavoro architettonico.

Kompatscher ha spiegato la visione politica che ispira il progetto:

Costruita con 20 milioni di mattoni e 250mila metri cubi di granito, la fortezza fortunatamente non è mai stata teatro di guerra, e questa è una buona base di partenza. Ora dovrà servire alla pace, alla democrazia e a rafforzare il pensiero europeo, per mostrare che ogni barriera e ogni confine possono essere superati. Questo è un contributo che noi, come terra da sempre di frontiera e di transito, possiamo dare all’Europa. Il forte, così imponente e particolare per la sua storia e per la forza che trasmette, diventerà un luogo di incontro e di riflessione, che aiuterà a renderci consapevoli del ruolo di questa terra e della sua autonomia nel futuro europeo. Un ruolo di collegamento e non di divisione, proprio attraverso la prospettiva del superamento dei confini.

La direttrice Dalla Torre ha illustrato lo sviluppo del nuovo progetto culturale: il gruppo di lavoro – composto da rappresentanti delle Ripartizioni cultura, beni culturali e del Dipartimento lavori pubblici, da storici, mediatori culturali e dagli esperti del forte – ha elaborato un concetto-quadro di museo che costituirà la base di un concorso pubblico per raccogliere idee su come attuare in concreto le 3 tematiche: i confini (aree di confine, spazi di incontro, storia sudtirolese delle migrazioni, spazio di transito), l’autonomia (ed il suo il rapporto con la pluralità e la diversità), il forte come manufatto storico.

Il concetto di fondo prevede inoltre una forma dinamica e nuova di museo: attorno all’area espositiva a carattere permanente,   ruoteranno ulteriori moduli su temi specifici (mostre temporanee, officine di idee, convegni, laboratori didattici, ad esempio sul superamento dei conflitti). Sarà un modello di museo innovativo, anche grazie ai grandi spazi offerti dal forte con i suoi 280mila mq di spazi interni complessivi.

Importanti saranno anche la collaborazione e la messa in rete con i Comuni limitrofi, in particolare  Franzensfeste. Il concetto museale, infatti, non si conclude alle mura esterne del forte, ma sarà collegato ai dintorni grazie a mostre satellite, piste ciclabili e sentieri escursionistici. L’offerta culturale nella fortezza sarà adeguata in particolare alle esigenze delle famiglie e dei giovani, quindi i nuovi contenuti saranno presentati in modo tale da invitare i visitatori alla partecipazione e alla sperimentazione grazie a un coinvolgimento interattivo.

Il progetto prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche e un’ulteriore manutenzione del forte e degli edifici annessi. Con il passaggio della gestione del forte all’Azienda Musei Provinciali, la struttura potrà beneficiare del  know-how e dell’esperienza di rete  del pool di esperti dei musei provinciali.

Jetzt
,
oder
oder mit versenden.

Es gibt neue Nachrichten auf der Startseite